Come viaggiare con un salmone è un libro di istruzioni. Istruzioni sui generis, date da un maestro d’eccezione per situazioni molto particolari: come imparare a fare vacanze intelligenti, come sopravvivere alla burocrazia, come evitare malattie contagiose, come mangiare in aereo, come viaggiare con un salmone al seguito (se te lo regalano e non vuoi rinunciare alla leccornia), come evitare il carnevale, come non cedere all’ossessione della visibilità, e molto altro.
Un libro che ci guida nella selva delle nostre giornate, nella consapevolezza che la vita scorre per lo più tra piccole cose, incontri fortuiti, piccoli problemi, e non tra dilemmi amletici e interrogativi sull’essere, che occupano solo una piccolissima porzione del nostro tempo, pur essendo l’unica cosa che conta.
Umberto Eco (Alessandria 1932 − Milano 2016), filosofo, medievista, semiologo, massmediologo, ha esordito nella narrativa nel 1980 con
Il nome della rosa (premio Strega 1981), seguito da
Il pendolo di Foucault (1988),
L’isola del giorno prima (1994),
Baudolino (2000),
La misteriosa fiamma della regina Loana (2004),
Il cimitero di Praga (2010) e
Numero zero (2015). Tra le sue numerose opere di saggistica (accademica e non) si ricordano:
Trattato di semiotica generale (1975),
I limiti dell’interpretazione (1990),
Kant e l’ornitorinco (1997),
Dall’albero al labirinto (2007),
Pape Satàn aleppe (2016) e
Il fascismo eterno (2018). Ha pubblicato i volumi illustrati
Storia della Bellezza (2004),
Storia della Bruttezza (2007),
Vertigine della lista (2009),
Storia delle terre e dei luoghi leggendari (2013) e
Sulle spalle dei giganti (2017).