La matematica è nata nella preistoria per essere utile all’uomo: i numeri servivano a contare le pecore di un gregge, la geometria a misurare i campi e a tracciare le strade. La storia si sarebbe potuta fermare lì, ma col passare degli anni i nostri antenati scoprirono i sentieri imprevedibili di questa scienza solo apparentemente astratta.
La storia della matematica è stata scritta da uomini e donne geniali, ma le vere eroine di questo “grande romanzo” sono le idee.
Le intuizioni che nascono improvvisamente e si diffondono attraverso i secoli, da continente a continente, si amplificano, prosperano e ci rivelano la ricchezza di un mondo che toglie il fiato. Perché la matematica è bella, poetica, sorprendente e anche gioiosa: l’enigma del pi greco, il fascino della sequenza di Fibonacci e della sezione aurea, la sfida delle equazioni e dell’infinitamente piccolo che solletica la nostra mente con i suoi paradossi.
Se non siete mai andati d’accordo con la matematica, se l’avete odiata, che ne dite di darle una seconda possibilità? Potreste restarne molto sorpresi.