Milano, primi anni Duemila. Ernesto, cinquantenne disoccupato, reduce da un incontro sessuale con un gigolò arabo, rincasa nel cuore della notte e scopre la moglie Agata riversa senza vita sul divano. Il tragico evento è preceduto alcune ore prima dall’ennesima disputa coniugale perché Agata – costretta a lavorare come domestica per salvare il bilancio familiare – rimprovera al marito una colpevole rassegnazione.
Il lutto improvviso esaspera i sensi di colpa di Ernesto. Da anni conduce una doppia vita costellata da menzogne e tradimenti. Agata, siciliana dal carattere ribelle, ignora che il marito la tradisce con prostituti nel degrado di parchi pubblici e toilette di stazioni ferroviarie. Così com’è all’oscuro del terribile segreto che Ernesto custodisce, risalente al loro comune passato di rivoluzionari negli anni Settanta.
Scandito da capitoli che si accumulano come istantanee capaci di illuminare il nostro passato prossimo grazie a un particolare, un dettaglio, un’emozione, il romanzo attraversa la memoria intima e pubblica di un uomo che si mette a nudo in una confessione senza sconti. Crocifisso Dentello, alla sua seconda prova, racconta due vite perdute, un marito e una moglie offesi dalla Storia e dai sentimenti negati.