Durante un viaggio in treno con la famiglia, un bambino si trova improvvisamente fuori dal tempo e incontra una serie di personaggi che solo apparentemente nulla hanno a che fare con la sua vita. Cambiano le epoche e i luoghi per raccontare una sola verità, quella della letteratura che è lo specchio dei nostri peccati e dei nostri desideri. Così la vicenda di un editore in volo da Manhattan a Cormano nell’hinterland milanese per conoscere una giovane scrittrice italiana si lega a quella di un professore universitario dibattuto tra l’amore romantico per l’amante e la conservazione della famiglia, per arrivare alla storia di due fratelli che affrontano il dramma – colmo di poesia ed erotismo – di uno dei due, e al legame di orrore e (forse) di salvezza che unisce, nella Russia di Stalin, un prete ortodosso e il suo carnefice. Il cerchio della vita non solo non si chiude ma si moltiplica su una superficie idealmente infinita, fatta di specchi sui quali il tempo e lo spazio si generano e si cancellano a vicenda.
Luca Doninelli intreccia le vite dei suoi personaggi in un romanzo di sorprese e di inganni, che insegue la sua soluzione nella potenza salvifica della letteratura.