Alfredo Catarsini (Viareggio, 1899-1993) inizia a dipingere molto presto e, ancora ragazzo, a Parigi incontra Amedeo Modigliani. Nel ’39 vince il premio Cremona e partecipa alle Biennali di Venezia e alle Quadriennali romane dal ’42 al ’59. Moltissime le mostre in Italia e all’estero, tra cui Palazzo dei Diamanti, Palazzo Strozzi, Museo di Milano e Salon Babylone a Parigi, fino al 1991. Trova ispirazione dalla sua terra, con la quale mantiene un profondo legame. L’incessante ricerca pittorica lo porta dall’arte figurativa ad approdare a due originali sue espressioni: il Riflessismo e il Simbolismo meccanico. Noto soprattutto per l’attività di pittore, disegnatore e ritrattista, dal 2005 un suo Autoritratto è alla Galleria degli Uffizi. Catarsini fu anche un apprezzato scrittore: Giorni neri è il suo primo romanzo, pubblicato nel 1969. La sua lunga vicenda pittorica e umana si conclude a Viareggio il 28 marzo 1993, dopo aver studiato, scritto e disegnato fino alla fine dei suoi giorni. Nel giugno 2020 è nata la Fondazione Alfredo Catarsini1899.