Giuliano Montaldo, attore e regista, inizia la sua attività nel 1951 con il film d’esordio di Carlo Lizzani, Achtung! Banditi!. Partecipa al film ricoprendo un ruolo di secondo piano e si occupa anche dell’organizzazione. Negli anni successivi continua la sua carriera d’attore recitando ancora per Lizzani, ma anche per Luciano Emmer e Valerio Zurlini. Alla fine degli anni cinquanta è l’aiuto regista di Gillo Pontecorvo in La grande strada azzurra (1957), di Lizzani in Esterina (1959) e collabora con Elio Petri per L’assassino, che esce nel 1961. Tra il 1958 e il 1959 esordisce alla regia con alcuni cortometraggi e nel 1961 realizza il suo primo lungometraggio, Tiro al piccione, che affronta un difficile momento storico attraverso l’ottica di un ragazzo che aderisce alla Repubblica di Salò. Nel 1964 Una bella grinta vince il Premio Speciale della giuria al Festival di Berlino e nel 1966 è il regista della seconda unità nel pluripremiato La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo. Nel 1971 il suo Sacco e Vanzetti ottiene un grande successo al Festival di Cannes. Nel 1982 firma lo sceneggiato per la televisione Marco Polo, girato in Cina, che riceve numerosi riconoscimenti e viene trasmesso in 46 paesi nel mondo. Ha inoltre diretto Gli occhiali d’oro (1987), Tempo di uccidere (1989), I demoni di San Pietroburgo (2008) e L’industriale (2011). Regista e appassionato di opera lirica, nel 1998 firma il celebre allestimento della Tosca allo stadio Olimpico di Roma. Nel 2018 riceve il David di Donatello come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione in Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni. Già direttore di importanti rassegne e premi cinematografici, è stato presidente di Rai Cinema dal 1999 al 2003. È sposato con Vera Pescarolo, sorella del produttore Leo.