Marcello Carrà (Ferrara, 1976), ingegnere civile con la passione per il disegno, inizia a dipingere nel 1995, durante gli studi universitari.
Dopo 13 anni di pittura con soggetti legati a surrealismo , metafisica e cartoon, dal 2008 intraprende un nuovo percorso realizzando disegni di grandi dimensioni unicamente con la penna biro. Il primo ciclo è dedicato agli insetti con la loro esistenza effimera ma affascinante. Successivamente ritrae, sempre su enormi fogli, una serie di animali che l’uomo uccide senza tanti sensi di colpa, come maiali e pesci. Attirato dalla pittura fiamminga, e sempre avvalendosi della sola biro, rivisita alcuni capolavori di Bruegel Vermeer e Bosch, fino ad approdare alle opere più recenti, che fondono immagine e testo in una serie di rimandi concettuali.