“La Musica è stata la mia ragione di vita, non ho mai avuto momenti di felicità paragonabili a quelli vissuti sul palco. Nella vita sono stato maldestro, incosciente, ingenuo, ho travolto qualcuno e mi sono lasciato travolgere da qualcun altro. La mia vita si è rotta in mille pezzi e si è ricostruita mille volte. Ho conosciuto gente di ogni tipo, persone deludenti e anime meravigliose. Molti mi hanno tradito, qualcuno mi ha salvato. A fronte dei tantissimi errori fatti, non rinnego nulla delle mie canzoni. Il mondo è molto cambiato dal 1977, dal mio primo album in studio. Eventi pubblici e privati hanno accompagnato il mio viaggio: spesso li ho raccontati, a volte li ho anche anticipati, come tutti li ho vissuti. È venuto il momento di riavvolgere il nastro.”
Enrico Ruggeri, intrecciando la sua storia con quella della musica italiana e del nostro paese, si confessa attraverso quasi cinquant’anni di carriera e racconta quello che le sue canzoni non dicono. Un’autobiografia che si legge come un romanzo incandescente tra emozioni, sogni, delusioni e ripartenze: dai concerti turbolenti negli anni di piombo al successo come autore e interprete, collaborando con i più grandi, anticipando il punk e vincendo due volte Sanremo, tra compagni di strada, amori furiosi e un’unica passione, quella per la musica, travolgente, viscerale, che brucia fino all’ultima pagina.