Lo Stemma

Palermo, 2023. Costanza Redondo di Cosseria, principessa sontuosamente mediocre, è oggetto di misteriosi messaggi che compaiono sui muri della città e ne mettono in discussione la moralità. Decide allora di cercare gli autori delle meschine offese, accompagnata da personalità cittadine altrettanto modeste, eppure certe di brillare come lei in un malinteso ombelico del mondo.
Tra loro, Vittoria, stentata dama letteraria, intenta a compilare un seguito del Gattopardo; un monsignore aspirante artista d’avanguardia in cerca di uno scolaro scomparso; Blanche, fanciulla in fiore francese, che sembra ritrovare in Sicilia il proprio zenit erotico; Duilio Vitanza, usciere regionale nonché “santone” dell’occulto; Penny Capizzi, mafiosa a suo modo femminista. Finché nella vita di Costanza non entra prepotentemente l’inenarrabile commerciante di moquette Brando Sucato. Unica voce critica, Carlo, barone e cugino di Costanza, che prova a restituire coscienza all’intero racconto.
Una storia di vizi barocchi irrefrenabili e desideri mai repressi, la Sicilia come specchio dei nostri peggiori difetti e delle nostre migliori ambizioni.




Fulvio Abbate

Fulvio Abbate è nato a Palermo nel 1956, e vive a Roma. Ha pubblicato i romanzi Zero maggio a Palermo (1990-2004-2017), Oggi è un secolo (1992), Dopo l’estate (1995), La peste bis (1997), Teledurruti (2002), Quando è la rivoluzione (2008), Intanto anche dicembre è passato (2013), La peste nuova (2020). E ancora, tra l’altro, Il ministro anarchico (2004), Sul conformismo di sinistra (2005), Roma vista controvento (2015), LOve. Discorso generale sull’amore (2018), Quando c’era Pasolini (2022), Gauche caviar, con Bobo Craxi, (2022). Nel 2022, in Francia, è stato nominato Officier de l'Ordre des Arts et des lettres. Teledurruti è il suo canale su YouTube. Su Twitter: @fulvioabbate