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Dal Taccuino dell’aiuto-regista impaginato da Bruno Munari a Parliamo d’altro, passando per L’uovo alla kok, straordinario capolavoro di letteratura gastronomica, per la prima volta sono qui raccolte in un unico volume tutte le opere di Aldo Buzzi (1910-2009), “maestro nascosto” della nostra letteratura. Eclettico, (auto)ironico, imprevedibile, in oltre sessant’anni di scrittura Buzzi conduce il lettore dalla Roma del cinema di Fellini e Lattuada alla New York dell’amico Saul Steinberg, alla Russia di Cechov, in un montaggio serrato di tempi, luoghi, persone e stati d’animo. Condotta sulle carte dell’archivio personale di Buzzi, questa edizione comprende un’ampia scelta di scritti rari e inediti e una cronologia della vita e delle opere.
“Aldo Buzzi fu un uomo che amava perdersi nei frammenti. Per questo adottò i generi più diversi: taccuini, viaggi, lettere, ricette, memoria. Fece della originalità il punto fondamentale dove il desiderio di svanire urtava con quello di esserci. Quel modo di raccontare che Buzzi amò somiglia a certi giardini pubblici: incolti e per questo liberi e incantevoli. Luoghi proibiti dove nessuno poteva avere accesso. Al massimo era permesso spiare il loro rigoglio disordinato attaccati alle sbarre di un cancello arrugginito.”
Dall’introduzione di Antonio Gnoli
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Aldo Buzzi (Como, 1910 - Milano, 2009) si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1938, ma si converte ben presto alla letteratura, pubblicando i primi testi sulle riviste
Corrente,
Il Selvaggio e
Prospettive. A partire dal 1942 si dedica al cinema, stringendo un sodalizio ventennale con Alberto Lattuada e collaborando, fra gli altri, con Luigi Comencini e Federico Fellini. Nel 1956 ha co-diretto, insieme al fotoreporter Federico Patellani, il documentario
America pagana. Ha lavorato a lungo anche in ambito editoriale: fra il 1945 e il 1950 come direttore di collana per conto delle case editrici Domus e Poligono; in seguito presso la casa editrice Rizzoli, dove è stato redattore per circa un decennio (1966- 1976). Il suo primo libro,
Taccuino dell’aiuto-regista, è del 1944. La sua opera letteraria comprende scritti di viaggio (
Piccolo diario americano, 1974;
Cechov a Sondrio e altri viaggi, 2000), escursioni nella gastronomia (
L’uovo alla kok, 1979 e 2002), memorie e prose brevi (
Quando la pantera rugge, 1972;
La lattuga di Boston, 2000;
Parliamo d’altro, 2006). Dalla sua intensa amicizia con il grande disegnatore Saul Steinberg sono nati il volume biografico
Riflessi e ombre (2001) e la raccolta epistolare
Lettere a Aldo Buzzi 1945-1999 (2002). Più volte tradotto all’estero (Stati Uniti, Francia, Germania), Buzzi è stato insignito nel 2000 del Premio Elsa Morante alla carriera e nel 2002 del Premio per la Narrativa Arturo Loria.