Cinquantun giorni

Milano, 1978. Una donna potente e fatale ha lanciato una sfida a due compagnie teatrali rivali: mettere in scena una nuova versione dell’Iliade. Chi vincerà la contesa otterrà la gestione del più importante teatro della città. Pietro Raphèl e Gionata Mai sono i due attori più in vista, due volti dello stesso eroe, destinati a scontrarsi in un vertiginoso romanzo di passioni, un’avventura letteraria che ci insegue con una domanda semplice ma decisiva: siamo capaci di perdonarci? Il guanto di sfida è l’inizio di una folle corsa che ha il respiro dell’epica e che porterà i protagonisti a fare i conti con se stessi, a mettere in discussione gli affetti più cari e la loro stessa vita, fino a dimenticare il confine, divenuto sempre più labile, tra verità e finzione. Achille, Patroclo, Ettore e gli altri eroi del poema omerico escono dalla dimensione del mito per incarnarsi negli attori che li interpretano, fino a fondere i propri destini gli uni negli altri. Sarà la pazzia di un amico geniale a indicare la via e a suggerire ai personaggi una risposta che, inevitabilmente, riguarda tutti noi.

Andrea Moro firma un romanzo potente che porta sul palco le nostre emozioni più viscerali: l’amore, l’orgoglio, il tradimento, la vergogna e l’amicizia.

Andrea Moro

Andrea Moro (Pavia, 1962) è professore di Linguistica generale alla Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia e alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Diplomato all’Università di Ginevra, è stato varie volte “visiting scientist” al MIT e a Harvard. Ha studiato le proprietà di simmetria delle lingue naturali e la relazione tra sintassi e cervello. Ha pubblicato articoli sulle maggiori riviste scientifiche internazionali, tra le quali “Nature”, e saggi tradotti in varie lingue tra i quali, in italiano, Breve storia del verbo essere, I confini di Babele, Parlo dunque sono, Le lingue impossibili e I segreti delle parole (con Noam Chomsky, La nave di Teseo 2022). Ha esordito nella narrativa con Il segreto di Pietramala (La nave di Teseo, 2018), con il quale ha vinto il premio letterario internazionale Flaiano.