Per la prima volta tradotti in italiano, i racconti di Gerald Murnane che compongono questo volume sono un campionario dello straordinario talento del più grande scrittore australiano contemporaneo.
Sono storie che introducono il lettore nell’universo letterario di Murnane, nei meandri della sua immaginazione, tra segreti che attendono di essere risvegliati nella memoria e trovate sorprendenti: “il tema, a volte chiaro e avvincente e a volte elusivo, mi cercava: catturava la mia attenzione; ammiccava; mi turbava; si annidava dolorosamente nel mio cuore e non mi dava pace finché non lo trasformavo in parole”. Lo stile disciplinato e raffinato con cui Murnane porta alla luce le sue scoperte sa essere dolce e brutale, ineguagliabile nei vividi ritratti di genitori, zii, zie e bambini, capace di descrivere con la stessa precisione l’ansia e l’imbarazzo, la vergogna e la gioia. Fino a confidarsi nel capolavoro L’entroterra di Gaaldine, una storia-manifesto che racchiude il segreto di cosa significhi per Murnane scrivere narrativa, e della dolorosa decisione di abbandonarla per oltre un decennio.
Traduzione di Elena Malanga.