Non semplicemente la “marcia su Roma” (sotto una pioggia torrenziale), ma piuttosto la “presa di potere” da parte di Mussolini. Un processo durato tre anni, e quasi partendo da zero: il giorno in cui vennero fondati i Fasci di combattimento non c’erano, nella sede milanese dell’Alleanza industriale e commerciale di piazza San Sepolcro, che un centinaio di persone (tra cui nove donne). E tre anni dopo, dietro i 25.000 della marcia, i seguaci del duce erano più di 250.000.
Come era potuto accadere? Una storia che si fa chiara solo partendo dal principio, e con il metodo adottato da Giorgio Dell’Arti per far sì che alla fine tutto sia limpido: un signore immaginario (lo stesso autore) finge di non saper nulla e bersaglia di domande un interlocutore (sempre Dell’Arti), che finge di sapere tutto.