Le poetiche di Joyce

“La lezione principale che possiamo trarre dall’esperienza joyciana è una lezione di poetica, una implicita definizione della situazione dell’arte con- temporanea. Dalle prime opere all’ultima vediamo disegnarsi nell’opera di Joyce una dialettica che non appartiene soltanto alla sua personale vicenda intellettuale ma a tutta l’evoluzione della nostra cultura. Ulysses era l’immagine di una possibile forma del nostro mondo; ma tra l’immagine e il mondo reale cui esso dava forma c’era ancora un cordone ombelicale: le affermazioni circa la forma del mondo si traduce- vano in comportamenti umani, il lettore coglieva un discorso generale sulle cose attraverso una discesa nel vivo delle cose. (…) Finnegans Wake diventa, non dico il trattato di metafisica, ma il trattato di logica formale che ci porge gli strumenti per definire, in un mondo che attende la nostra definizione, le infinite forme possibili dell’universo. È dunque con Joyce che si stabilisce in modo pressoché statutario un principio che dovrà governare tutto lo sviluppo dell’arte contemporanea: d’ora in poi essa avrà due domini separati di discorso, quello in cui si svolge una comunicazione circa i fatti dell’uomo e i suoi rapporti concreti – e in cui avrà un senso parlare di soggetto, racconto, vicenda – e quello in cui l’arte svolgerà al livello delle strutture tecniche un discorso di tipo assolutamente formale.” Umberto Eco

Umberto Eco

umberto-ecoUmberto Eco (Alessandria 1932 − Milano 2016), filosofo, medievista, semiologo, massmediologo, ha esordito nella narrativa nel 1980 con Il nome della rosa (premio Strega 1981), seguito da Il pendolo di Foucault (1988), L’isola del giorno prima (1994), Baudolino (2000), La misteriosa fiamma della regina Loana (2004), Il cimitero di Praga (2010) e Numero zero (2015). Tra le sue numerose opere di saggistica (accademica e non) si ricordano: Trattato di semiotica generale (1975), I limiti dell’interpretazione (1990), Kant e l’ornitorinco (1997), Dall’albero al labirinto (2007), Pape Satàn aleppe (2016) e Il fascismo eterno (2018). Ha pubblicato i volumi illustrati Storia della Bellezza (2004), Storia della Bruttezza (2007), Vertigine della lista (2009), Storia delle terre e dei luoghi leggendari (2013) e Sulle spalle dei giganti (2017).