Farla finita con Eddy Bellegueule

“Sono andato via correndo, all’improvviso. Giusto il tempo di sentire mia madre dire Ma che fa quell’imbecille adesso? Non volevo restare accanto a loro, mi rifiutavo di condividere quel momento coi miei. Ero già lontano, ormai non facevo più parte del loro mondo, la lettera lo diceva. Sono andato nei campi e ho camminato buona parte della notte, il fresco del Nord, la strada sterrata, l’odore di colza, tanto intenso in quel periodo dell’anno. Ho dedicato tutta la notte a elaborare la mia nuova vita lontano da lì.”
In realtà la ribellione contro i miei genitori, contro la povertà, contro la mia classe sociale e il suo razzismo, la sua violenza, i suoi riti, sono venuti dopo. Perché prima della mia rivolta contro il mondo della mia infanzia, è stato il mondo della mia infanzia a rivoltarsi contro di me. Troppo presto, infatti, sono diventato per la mia famiglia e per gli altri un motivo di vergogna, persino di disgusto. Non ho avuto altra scelta che scappare. E questo libro è il mio tentativo di comprendere.
É. L.

Eddy Bellegueule è nato in un piccolo centro tra le campagne e i boschi del nord della Francia, viene da una famiglia della classe operaia ed è cresciuto in un ambiente sociale duro, grezzo e spesso violento. Ma Eddy è diverso dal padre, dai fratelli e dagli altri “veri uomini” del paese e, per quanto si sforzi, non riesce a essere come loro. È un bambino sensibile, affascinato dal teatro, dai vestiti della sorella e dalla bellezza, ovviamente, tutto questo fa di lui un diverso, e un bersaglio.
Éduard Louis racconta in questo romanzo le sfide che ha dovuto superare per riuscire a emanciparsi da una vita che sembrava già decisa, ma da cui è riuscito a fuggire grazie alla sua intelligenza, la sua determinazione e la sua passione.

Traduzione di Annalisa Romani.

Édouard Louis

Édouard Louis è nato e cresciuto nell’Alta Francia, in una famiglia della classe operaia. È il primo della sua famiglia a concludere gli studi e, nel 2011, viene ammesso alla Scuola Normale Superiore di Parigi e all’École des hautes études en sciences sociales. Nel gennaio 2014, all’età di 21 anni, pubblica Il caso Eddy Bellegueule, un romanzo autobiografico a lungo recensito dai giornali che ne hanno sottolineato le qualità, e finalista al Premio Goncourt Opera Prima. Nel gennaio 2016 è uscito il secondo romanzo, Storia della violenza, mentre è del 2018 il suo terzo romanzo: Chi ha ucciso mio padre. Insignito di numerosi riconoscimenti e paragonato per la sua scrittura militante a Pierre Bourdieu e William Faulkner, nel marzo del 2014 ha ricevuto anche il premio Pierre Guénin contro l’omofobia e per la parità dei diritti. Dal 2019 insegna a La Manufacture – Haute école des arts de la scène a Losanna.