Che la loro madre fosse malata, Giuseppe e i fratelli avevano dovuto scoprirlo da soli. Nessuno diceva nulla della stanchezza della donna, del peso delle terapie, delle giornate passate in ospedale. Solo un giovane specializzando in oncologia spiegherà a Giuseppe l’abisso che si nascondeva dietro a quei silenzi. Un semplice scambio: un brano suonato con la chitarra per la notizia di un devastante tumore al seno. Non era quella, però, la prima tragedia che aveva colpito la famiglia. A ripercorrere il passato e i suoi momenti più bui è Giuseppe, che racconta lo scomparire della luce negli occhi della madre, a partire dalla morte di sua figlia, fino ad arrivare al momento del funerale; e la vita del padre, professore e scrittore, al quale lucidità e rigore morale erano quasi costati la vita, in alcuni momenti drammatici sempre taciuti, e condivisi con il figlio solo pochi giorni prima di morire.
Dotato di una prosa intensa e raffinata, Fatico a ricordare il tuo viso. E, ancora di più, la tua voce è un romanzo commovente, fatto di dialoghi toccanti e profondi tra presenze e assenze, vita e morte, attimi e ricordi in grado di parlare a tutti noi.