Fiabe centimetropolitane

“Surreale è tutto ciò che non potrebbe mai succedere. Ma se poi succedesse lo stesso? A questa domanda Elio ha sempre cercato di rispondere, con le sue canzoni e ogni altro mezzo, costruendo castelli di ipotesi in aria che acquistavano realtà via via che sollevavano pinnacoli immaginari: oggi nessuno più dubita dell’esistenza di un vitello dai piedi di balsa. Trenta secoli di buon senso ci hanno fatto credere che una fiaba con animali, da Esopo in poi, sia solo un modo cifrato di parlare della realtà: la cosiddetta allegoria. Ma c’è ben altro nel dare la parola alle bestie. Una minaccia per l’ordine delle cose, e una speranza di riscatto per tutti gli universi paralleli. Se poi la fiaba finisce nel mirino alieno di uno scrittore (e scrittore Elio lo è sempre stato, almeno da quando lo è diventato) per il quale il surreale non ha niente di irreale, allora le storie si tendono al verosimile, le bestie non spacciano più pillole di velato buon senso, ma si limitano a vivere la loro vita quietamente assurda infischiandosene di noi lettori stupiti ed esilarati, e la lettura si trasforma in una specie di iniziazione. La zoologia del pianeta Elio non contiene solo giraffe, pettirossi e grillitalpa, ma opera innesti nei regni cosiddetti naturali, e genera alberi antropomorfi, nobiluomini di cristallo e di cotone, autoarticolati ambiziosi, ammaestratori di cozze, coccodrilli idrosolubili e via surrealizzando. Si ride molto, ma anche per difendersi, giacché sotto sotto serpeggia la stessa inquietudine che circola nei capolavori di Lewis Carroll: che il surreale sia soltanto il reale di qualcun altro.” (Davide Tortorella)

Elio

Elio viene alla luce nel 1961, nell’habitat di Milano. La sua biografia si può considerare un lungo preludio a queste favole zoologiche. Con Elio e le Storie Tese ha inciso, tra l’altro, Il vitello dai piedi di balsa, Né carne né pesce, Agnello medley e Cani e padroni di cani, e ha scritto Vite bruciacchiate. Ricordi confusi di una carriera discutibile. Dal 1998, anno in cui si dà al “classico”, ha interpretato Pierino e il lupo di Prokofiev e Il Carnevale degli animali di Saint-Saëns; dalla collaborazione con il compositore Luca Lombardi è nata la raccolta di canzoni Minima animalia contenente Moscerino, Pidocchi, Zanzara e altre. Nel 2018 ha pubblicato il romanzo Uaired, scritto con Franco Losi.