I morti

Berlino, primi anni trenta. Emil Nägeli, regista svizzero di mezza età tormentato dal ricordo del padre da poco scomparso, riceve dal governo tedesco l’incarico di una vita: andare in Giappone per girare un film di propaganda nazista. Inizialmente perplesso, Nägeli accetta con l’obiettivo di realizzare una pellicola impegnata, per avvertire il mondo dell’orrore che incombe. Nel frattempo, a Tokyo, il funzionario ministeriale Masahiko Amakasu vuole contrastare l’influenza di Hollywood e inaugurare una nuova età d’oro del cinema giapponese proprio manipolando il tirapiedi svizzero che i tedeschi gli hanno mandato. Ma i primi venti di guerra e l’arrivo in Giappone della fidanzata di Nägeli e di un insolito Charlie Chaplin – malvivente e armato di pistola – complicano presto i piani dei due, costringendoli ad affrontare i loro demoni e il loro destino. Nägeli e Amakasu credono di aver visto tutto: simili a fantasmi, vagano attraverso la vita, spinti dal desiderio della bellezza.

Traduzione di Francesca Gabelli.




Christian Kracht

Christian Kracht è nato a Gstaad, in Svizzera, nel 1966. Ha studiato cinematografia negli Stati Uniti e ha collaborato con alcuni autorevoli settimanali come “Der Spiegel“ e “Die Zeit”. Nel 1995 ha pubblicato il suo primo romanzo, Faserland. Tra le sue opere di maggior successo ci sono 1979 (2001), Ich werde hier sein im Sonnenschein und im Schatten (2008) e Imperium (2012). Unanimemente considerato come uno dei più importanti scrittori contemporanei di lingua tedesca, con I morti ha vinto nel 2016 lo Schweizer Buchpreis e l’Hermann- Hesse Literaturpreis. I suoi libri sono tradotti in trenta lingue.