I nostri fratelli inattesi

In una minuscola isola dell’Atlantico del nord, Antiochia, risiedono solo due persone, il fumettista canadese Alec Zander e la scrittrice Ève Saint-Gilles, autrice di un unico capolavoro. I due vivono le rispettive solitudini nei quarantasei ettari dell’isola, separati dal resto dell’arcipelago da uno stretto braccio di mare che, con la bassa marea, si può attraversare a piedi. Ma la loro vita tranquilla e abitudinaria viene sconvolta da un blackout totale, tutti i mezzi di comunicazione sono fuori uso, e ciò li costringe a uscire dal loro geloso isolamento. Cosa sarà accaduto? Il mondo è stato vittima di una tragedia? Le minacce di un conflitto nucleare e di azioni terroristiche erano nell’aria già da tempo e la situazione internazionale così complessa e pericolosa da giustificare il timore di una catastrofe. Alec riuscirà pian piano a risolvere il mistero. La crisi nucleare è stata evitata dalla comparsa di una misteriosa comunità, il “popolo di Empedocle”, in possesso di incredibili conoscenze e capacità che, per secoli, hanno custodito segrete vivendo tra gli esseri umani. L’incontro con questi fratelli inattesi sconvolge l’umanità e il corso della storia.
In un romanzo denso e coinvolgente Amin Maalouf affronta temi centrali del dibattito contemporaneo a cui ha già dedicato indimenticabili saggi.

Traduzione di Anna Maria Lorusso.





Amin Maalouf

Amin Maalouf è nato in Libano nel 1949 da una famiglia di letterati e giornalisti. Dopo gli studi universitari in Economia e Sociologia, si è trasferito a Parigi nel 1976. Il suo primo libro, Le crociate viste dagli arabi (1989, nuova edizione La nave di Teseo 2020), è ormai un classico tradotto in moltissime lingue. Ha pubblicato inoltre i romanzi Col fucile del console d’Inghilterra (1994, nuova edizione La nave di Teseo 2021), Gli scali del Levante (1997, nuova edizione La nave di Teseo 2020), Il primo secolo dopo Beatrice (2001), Origini (2004, nuova edizione La nave di Teseo 2016), I disorientati (2013), I nostri fratelli inattesi (La nave di Teseo 2021) e i saggi Identità assassine (1999, nuova edizione La nave di Teseo 2021), Un mondo senza regole (2009), Una poltrona sulla Senna (La nave di Teseo 2016) e Il naufragio delle civiltà (La nave di Teseo 2019). Nel 1993 gli è stato conferito il premio Goncourt, nel 1999 il premio Nonino, nel 2004 il Prix Méditerranée, nel 2010 il premio Principe delle Asturie e nel 2020 il premio Malaparte e il premio internazionale Tiziano Terzani. Dal 2011 fa parte dell’Académie française, di cui è stato nominato segretario perpetuo nel 2023. Per Il labirinto degli smarriti, in corso di traduzione in 8 paesi, ha ricevuto il Prix Vauban 2023.