Il caso e altre novelle raccoglie alcuni dei racconti inediti che il regista polacco Krzysztof Kieślowski scrisse per il cinema: le sceneggiature narrative dei primi quattro lungometraggi e i progetti, anch’essi scritti in forma letteraria, dei suoi documentari più importanti.
Accanto ai primi film come Il personale, racconto autobiografico di formazione teatrale, La tranquillità e Il cineamatore, inni all’anelito di libertà dell’uomo e dell’artista e Il caso, esemplare riflessione sulle possibilità esistenziali umane e insieme accurato ritratto della Polonia di fine regime comunista, ecco pubblicati qui per la prima volta al mondo i progetti di alcuni documentari come La stazione, Sette donne di età diversa o Teste parlanti.
In questi testi è possibile rintracciare specularmente la passione di Kieślowski per le storie dell’umanità dolente, le immagini come astrazione dei sentimenti, l’etica del lavoro, il sacrificio di sé, il coraggio di parlare di metafisica e di religione senza essere religiosi,
il concentrarsi sul volto umano: una scelta estetica che diventa anche una dichiarazione politica.
Con un ricordo del grande poeta polacco Adam Zagajewski (Dalla vita degli oggetti, 2012) che gli è stato amico negli ultimi anni di vita, questo libro esprime tutta la tensione letteraria che sempre ha animato il cinema di uno dei più importanti registi del nostro tempo.