L’avvocato Andrea Massimi condivide con il fratello maggiore Giorgio lo studio legale ereditato dal padre. Tanto Andrea è infedele, vanesio, imprevedibile, quanto Giorgio è un uomo tutto d’un pezzo, rispettabile e dalla moralità granitica. Una sera Andrea viene travolto da una tragedia indicibile: la moglie e la figlia vengono uccise nella loro casa mentre lui si trovava con l’amante. Andrea, disperato e perseguitato dai sensi di colpa, rifiuta il suo mondo agiato per vivere da barbone insieme a un gruppo di senzatetto in un vagone abbandonato alla Stazione Termini di Roma.
In quell’esistenza tra gli ultimi, Andrea trova una sorta di pace, fino a quando non vede un braccialetto che aveva regalato alla moglie al polso di una trans e decide di far luce su quella notte che aveva cercato di dimenticare. L’indagine di Andrea – aiutato dagli amici clochard e da Anna, un magistrato che conquista la sua fiducia, mentre il fratello si vergogna ancora di lui – è un viaggio pieno di sorprese tra poliziotti corrotti e personaggi di insospettabile umanità, sullo sfondo di una città che forse non osiamo immaginare. Un romanzo d’esordio da leggere tutto d’un fiato, una storia di tradimento e riscatto, una Roma noir in cui indagano un clochard senza passato e un giudice fuori dagli schemi.