San Giorgio, il patrono di Ferrara, un giorno ricompare nella città che secoli prima ha salvato dal drago. Si presenta al sindaco e al vescovo
per annunciare loro che il drago è tornato e che lui è lì per sconfiggerlo un’altra volta, in virtù dell’antico patto che lo lega alla città estense.
Le autorità e i cittadini dapprima credono l’uomo un impostore. Ma San Giorgio sa farsi riconoscere e i ferraresi si devono arrendere all’evidenza.
A Ferrara c’è un drago, nella forma di un male oscuro che opprime la città. Il terremoto, il fallimento delle banche, la siccità, la febbre del Nilo, un ragazzo ucciso di botte dalla polizia, gli immigrati sempre più numerosi che seminano paura e insicurezza sono tutti segni evidenti della sua presenza. La città diventa così teatro di una vicenda surreale e al tempo stesso lo specchio dell’Italia intera, in preda ad una crisi di identità e incapace di costruirsi un futuro.
Un libro provocatorio e brillante dal tono tra il serio e il divertito, che sovverte le regole del gioco e capovolge verità e menzogna, lasciandoci intravedere, dall’altra parte, una realtà incredibile ma non per questo meno reale.