La nave di Teseo lancia una nuova collana in ebook: gli Squali, racconti o romanzi brevi, veloci e in grado di lasciare un’impronta, di grandi autori della casa editrice, gran parte dei quali inediti, al prezzo di 1,99€.
Una serie a tinte noir con il meglio della letteratura italiana e internazionale dal suo catalogo: tra gli autori, i premi Pulitzer Richard Powers e Michael Cunningham, Petros Markaris, Joyce Carol Oates, Valeria Parrella, Giorgio Scerbanenco, Elfriede Jelinek e altri ancora.
“Gli Squali – spiega Elisabetta Sgarbi, Direttore Generale ed Editoriale della Nave di Teseo – sono un tentativo di non rimanere fermi, nell’attesa che si possa riprendere. Abbiamo la fortuna di ospitare nel catalogo della Nave di Teseo, Baldini + Castoldi, Tartaruga autori straordinari capaci di continuare un dialogo con i lettori, ovunque essi siano, in qualunque situazioni essi siano.
Cercavo un nome che indicasse qualcosa di totalizzante pur in una dimensione breve. Se questi racconti brevi, in senso lato noir, riuscissero a rubare tutti i nostri pensieri e le nostre azioni per il tempo della lettura, e a lasciare un’impronta nella nostra memoria, come avverrebbe se ci trovassimo davanti a uno squalo, l’iniziativa potrebbe dirsi riuscita.”
Il rogo nel porto di Boris Pahor
Tutta Trieste stava a guardare l’alta casa bianca dove le fiamme divampavano a ogni finestra. Fiamme come lingue taglienti, come rosse bandiere. (…) Gli uomini neri intanto gridavano e ballavano come indiani che, legata al palo la vittima, le avessero acceso sotto il fuoco. Ballavano armati di accette e manganelli.
Con gli occhi di Branko ed Evka, due bambini di origine slovena che crescono nella Trieste del primo dopoguerra, Boris Pahor ripercorre con l’arte del racconto uno dei capitoli più drammatici della storia europea del Novecento. In una città uscita divisa dalla prima guerra mondiale, in cui italiani e slavi si guardano con diffidenza, Branko ed Evka crescono tra i giochi e le paure dei loro coetanei, immersi nelle lingue e nelle culture della Mitteleuropa. Finché, il 13 luglio del 1920, le squadre fasciste incendiano la Casa della cultura slovena di Trieste, il Narodni dom: inizia la caccia allo straniero, e anche i giochi dei bambini devono cambiare.