Boris Pahor, uno dei più grandi scrittori sloveni di cittadinanza italiana, racconta il destino del suo popolo nell’Italia del Novecento e le suggestioni di una città elusiva e ammaliatrice come Trieste. La raccolta di racconti Il rogo nel porto non solo è ai livelli più alti della grande letteratura europea, ma racchiude in sé tutti i temi e i motivi ispiratori cari all’autore, restituendo al lettore aspetti della storia contemporanea del nostro paese dimenticati o colpevolmente rimossi: le vicissitudini della comunità slovena sotto il fascismo, la difesa di un’identità culturale brutalmente minacciata, la violenza che investe umiliati e offesi e annuncia l’orrore delle deportazioni nei campi di sterminio. Sullo sfondo Trieste, città di confine, i cui paesaggi e colori sono rievocati con un lirismo visionario intriso di potenti metafore.