In questo libro Ennio Cavalli propone l’aggiornamento più intenso e persuasivo della sua idea di poesia narrativa, sincopata, disincantata, libertaria, ironica, onnicomprensiva.
Il resoconto si apre con una straordinaria galleria di personaggi fuori quota, fuori margine, una sorta di Spoon River nell’era dei social e delle dissociazioni. Prosegue con una serie di componimenti direttamente in dialogo con la natura, il mito, l’eros. E si conclude con una serie di poesie “indocili”, pietre d’inciampo attraverso cui leggere il presente. Un impianto che non esclude il gioco e la leggerezza. Anzi, se ne avvalora all’insegna del “lasciatemi divertire” palazzeschiano e del “nulla si sa, tutto si immagina” di Federico Fellini, che già nel primo libro dell’allora giovane amico vide “ricchezza di ingegno e immagini belle, fresche, originali, frutto di una sofferenza intellettuale e letteraria”.
Un distico fa da poetica: Nessuna parola è sola/se si affida al silenzio. La controprova: Certi versi sono l’esperanto di fiori e piante.
Ennio Cavalli, nato a Forlì nel 1947, vive a Roma. Il suo lavoro di scrittore si è sempre intrecciato con quello di inviato Rai. Con il romanzo
Quattro errori di Dio, tradotto anche in francese, ha vinto il premio Campiello-Giuria dei Letterati. Con
Libro grosso, il Viareggio Poesia.
Se nascevo gabbiano… era peggio è stato eletto Corvo bianco dalla Internationale Jugendbibliothek di Monaco. Altre opere in prosa:
Dei paesi tuoi (premio speciale Estense),
La Bibbia in lattina (con una lettera di Federico Fellini),
Il romanzo del Nobel (con una nota di Dario Fo),
Il divano del Nord, La cosa poetica, L’amore prima dell’aggettivo, Parabola di un filo d’erba. In uscita da Rubbettino,
Ci dice tutto il nostro Inviato (Un secolo di rivolgimenti e altre minuzie). Tra le ultime raccolte di versi:
Poesie con qualcuno dentro (con una dedica di Derek Walcott),
Trattativa con l’ombra, Qualcuna, Qualcosa, Vangelo di legno verde, Poesie incivili 2004-2017, Orfeo e il Signor Tod, Se ero più alto facevo il poeta (La nave di Teseo 2019),
Amore manifesto (La nave di Teseo 2022, con le note di Dacia Maraini e di Pupi Avati).