Bello e dannato come gli eroi dei suoi romanzi, Rick Moody racconta in questa autobiografia la caduta nell’abisso del-le droghe e dell’alcool, gli anni più difficili della sua vita e la storia di una famiglia che affonda le proprie radici nella nascita degli Stati Uniti d’America. Lo scrittore newyorkese intreccia i ricordi della propria vita alla ricostruzione del passato familiare, a cominciare dal suo antenato che, per aver provocato involontariamente la morte di un amico, passò il resto della vita con il volto coperto da un velo.
Rick Moody è nato a New York. Considerato uno dei più importanti scrittori della sua generazione, è spesso accostato a narratori come John Updike e John Cheever. Con il romanzo d’esordio,
Cercasi batterista, chiamare Alice (1992), ha vinto il Pushcard Cart Prize. Il successo di critica e pubblico continua con le opere successive,
Tempesta di ghiaccio (1994),
Rosso americano (1997),
Diviners. I rabdomanti (2005),
Le quattro dita della morte (2010),
Hotel del Nord America (2015). La sua opera è in corso di pubblicazione in una nuova edizione presso La nave di Teseo.