Due uomini condividono lo stesso nome, Asle. Uno è un uomo di successo, l’altro alza il gomito troppo spesso. Viene da pensare che siano la stessa persona, eppure a volte si incontrano e si parlano. Il tempo e lo spazio li seguono come due rette che a volte sembrano intersecarsi, su quella che potrebbe essere la costa sudoccidentale della Norvegia, tra i ghiacci, il mare scuro e i fiordi. Tra amori fugaci, alcool, gruppi rock e sigarette, i due Asle si incontrano per la prima volta. Si assomigliano, si vestono allo stesso modo ed entrambi vogliono fare i pittori. E sarà proprio grazie all’arte, frequentando l’Accademia, che Asle conoscerà per la prima volta sua moglie, e se ne innamorerà all’istante.
Con una prosa seducente, quasi magica, “Io è un altro” racconta cosa significa essere vivi: il calore di un cane sulle ginocchia, un abbraccio, il piacere di guidare in silenzio, svegliarsi con una buona colazione. La scrittura di Jon Fosse incanta con la sua poesia mentre dà vita alla voce indimenticabile di Asle, una riflessione a tutto campo sull’amore, sull’arte e sull’amicizia.
Traduzione di Margherita Podestà Heir.