La più lucente corona d’angeli in cielo

L’East Village, il quartiere più bello e dannato di New York, rivive attraverso le vicende di Jorge, Toni e Randy, che a turno dipingono una realtà torbida, promiscua, fuori dal tempo, fatta di locali sadomaso, crack, prostituzione, i cui protagonisti sono persone qualunque cui il caso ha deciso di far toccare i punti estremi dell’esistenza. Un perito assicurativo dalla psiche instabile affronta la sua vita coniugale passando in rassegna le telefonate registrate all’insaputa della moglie; la delirante confessione di una brutta delusione amorosa viene trasposta in un lavoro accademico sull’Apocalisse; James Dean sopravvive all’incidente d’auto per mettere in piedi una improbabile band rock in un paesino sperduto della California.

Rick Moody, uno dei più grandi scrittori americani della sua generazione, racconta traiettorie umane fatte di amori infelici, eccessi, fanatismo e perdizione in un libro che è un’intensa poetica delle occasioni perdute, in cui le vite eccezionali che incontriamo sono solo apparentemente molto lontane dalle nostre.

Traduzione di Adelaide Cioni, Marco Cassini, Martina Testa.

Rick Moody

Rick Moody è nato a New York. Considerato uno dei più importanti scrittori della sua generazione, è spesso accostato a narratori come John Updike e John Cheever. Con il romanzo d’esordio, Cercasi batterista, chiamare Alice (1992), ha vinto il Pushcard Cart Prize. Il successo di critica e pubblico continua con le opere successive, Tempesta di ghiaccio (1994), Rosso americano (1997), Diviners. I rabdomanti (2005), Le quattro dita della morte (2010), Hotel del Nord America (2015). La sua opera è in corso di pubblicazione in una nuova edizione presso La nave di Teseo.