
Nella scuola di un piccolissimo villaggio africano arriva un nuovo maestro, un giovane che ha studiato in città e ora è contento di tornare a casa per insegnare. Eppure la sua classe, che il primo giorno era piena di alunni, ha sempre meno studenti. I bambini sembrano sparire uno a uno in un misterioso edificio bianco ai margini del villaggio, che li attira più della classe e dello studio. Che cosa significa la scuola per un bambino che non ha da mangiare? Scoprire il segreto di quell’edificio costringerà il maestro ad affrontare questa e altre domande, e a combattere “la cosa peggiore del mondo” per riportare in aula i suoi studenti.
Una favola moderna, una lezione appassionata, poetica, commovente, sull’importanza dell’educazione e della scuola.
Disegni di Lorenzo Mattotti.
Traduzione di Anna Maria Lorusso.

Tahar Ben Jelloun è nato a Fès (Marocco) nel 1947, vive a Parigi. Poeta, romanziere e giornalista, ha vinto il Premio Goncourt nel 1987. Tra i suoi numerosi libri,
Creatura di sabbia (1987),
Notte fatale (1988),
L’estrema solitudine (1999),
L’Islam spiegato ai nostri figli (2001),
Amori stregati (2003),
L’ultimo amico (2004), “La fatalità della bellezza”, in
Notte senza fine. Amore, tradimento, incesto con Amin Maalouf e Hanif Kureishi (2004),
Non capisco il mondo arabo (2006),
Partire (2007),
L’uomo che amava troppo le donne (2010),
Fuoco (2012),
L’ablazione (2014),
È questo l’Islam che fa paura (2015),
Racconti coranici (2015). Presso La nave di Teseo sono usciti
Il matrimonio di piacere (2016),
Il terrorismo spiegato ai nostri figli (2017), la nuova edizione ampliata di
Il razzismo spiegato a mia figlia (2018),
La punizione (2018),
Insonnia (2019),
La filosofia spiegata ai bambini (2020),
Dolore e luce del mondo (2021),
Il miele e l'amarezza (2022),
L’urlo (2023),
Gli alberi raccontati ai bambini (2024), ed è in corso di pubblicazione tutta la sua opera narrativa.