Come si raccontano gli Stati Uniti d’America? Perché siamo da sempre così legati e attratti dalla loro letteratura? Enrico Rotelli incontra più di venti degli autori americani di maggior talento, da Maaza Mengiste a Jeffrey Eugenides, da Yiyun Li a Michael Chabon, senza dimenticare punti di riferimento generazionali come Erica Jong e Lawrence Ferlinghetti. Premi Pulitzer, poeti laureati e voci nuove, tutti si confrontano da punti di vista diversi sulle speranze, le disgrazie, le lotte e le ipocrisie che la scrittura è chiamata a cogliere e raccontare.
Un libro corale che esplora alcuni dei temi, dei luoghi e delle domande di questa terra di immigrati che crediamo di conoscere, e invece ogni giorno viene riscritta con narrative e voci sempre nuove e differenti. Un segno di devozione alla letteratura di questa terra d’oltreoceano, che ormai ha una storia di più di duecento anni ma è spinta senza posa verso il futuro, ricordando quanto scrive Cesare Pavese nella prefazione alla sua traduzione di Moby Dick: “Avere una tradizione è meno che nulla, è soltanto cercandola che si può viverla”.