In un villaggio delle Alpi austriache due giovani donne, Brigitte e Paula, lavorano come operaie in una fabbrica di biancheria intima. Sognano la felicità, una bella casa e un uomo gentile, ma la vita insegnerà presto a entrambe che il loro essere donne, nella società in cui vivono, le obbliga a scelte difficili e spesso dolorose. In un racconto incessante, diretto nell’indagare l’animo delle due protagoniste, l’autrice ci porta all’interno della vita e dei sogni di Paula, che crede di aver trovato il suo grande amore in Erich, un taglialegna rozzo ma bellissimo, e di Brigitte che in Heinz, un elettricista ingenuo, intravede una possibilità d’elevazione sociale. Entrambe sono imprigionate nello stereotipo di un ruolo femminile, quello di madre e moglie devota, entrambe sono vittime e complici della loro sottomissione. Elfriede Jelinek con una scrittura sperimentale e provocatoria traccia un ritratto spietato della società patriarcale, stigmatizzando il ruolo assegnato alle donne e, al contempo, la loro incapacità di reagire superando i ruoli imposti.