Le mani piccole

Marina ha sette anni quando entra in orfanotrofio dopo la morte dei genitori in un incidente, ma è molto diversa dalle altre bambine. Sulle compagne esercita un fascino oscuro che le attira almeno quanto le respinge. Il desiderio di qualcosa che non si comprende si sovrappone alla sofferenza di non appartenere al gruppo, così i rituali quotidiani della ricreazione, del pranzo e della buonanotte sono scanditi da una paura lambita dalle fiamme dell’amore. Finché, in un atto di ribellione alla realtà, l’immaginazione di Marina inventa “il gioco”: uno svago che può essere vissuto solo seriamente, con la sincerità violenta e generosa con cui si gioca soltanto nell’infanzia. Le istruzioni di Marina sono precise, le altre bambine le seguono come se quelle parole fossero necessarie, e quella proposta attesa da sempre. Ma presto tutte scopriranno che le regole del gioco che le unisce sono molto difficili da seguire. Paragonato dalla critica al Signore delle mosche di William Golding, tradotto in 15 paesi e scelto come libro dell’anno dal “Guardian”, Le mani piccole è un emozionante ritratto dell’età in cui impariamo a crescere, che conferma lo straordinario talento narrativo di Andrés Barba.

Traduzione di Pino Cacucci.




Andrés Barba

Andrés Barba (Madrid, 1975) è uno dei più importanti scrittori spagnoli della sua generazione. Romanziere, poeta e saggista, è stato finalista al Premio Herralde nel 2001 con il romanzo La sorella di Katia, diventato un film per la regia di Mijke de Jong. Ha pubblicato cinque romanzi, diversi libri di racconti, tre saggi e un libro di poesie, ricevendo i massimi premi spagnoli, tra cui il Premio Torrente Ballester e il Premio Anagrama de Ensayo. Ha tradotto autori come Herman Melville, Henry James, Joseph Conrad e Thomas De Quincey. La rivista “Granta” lo ha inserito tra i migliori narratori contemporanei di lingua spagnola. Repubblica luminosa ha vinto il Premio Herralde 2017 ed è in corso di pubblicazione in 18 paesi.