Secondo Creonte, Antigone era “nata pazza”. Nella storia delle “Antigoni” questo giudizio del tiranno di Tebe non ha mai scalfito la diffusa convinzione che la giustizia fosse dalla parte della donna. Questo libro vuole invece argomentare le “ragioni di Creonte”, elaborando una critica della politica, della giurisprudenza e delle costituzioni moderne. Analizzando, in modo particolare, alcune vicende e alcune teorie, quali la costituzione della Repubblica di Weimar, il progetto europeista, le dottrine della democrazia giustificata solo dai diritti individuali, il normativismo astratto.
Una critica dettagliata e necessaria in nome della autonomia del politico, di una nuova “cultura dell’eccezione” e della weberiana etica della responsabilità, contro la “politica della fede”.
Agostino Carrino, filosofo del diritto e costituzionalista, prima di lasciare con molto anticipo l’accademia italiana è stato Professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico, nonché Professore invitato in varie università europee. Collabora attualmente con l’Istituto di Studi Politici S. Pio V. Fa parte del Comitato scientifico delle Werke di Hans Kelsen (Mohr), di cui cura l’edizione italiana. È membro del Board della Michael Oakeshott Association e della rivista francese “Krisis”. Ha fondato e diretto varie collane scientifiche e riviste di diritto costituzionale. Suoi scritti sono stati tradotti in tedesco, inglese, francese. Si occupa attualmente di diritto costituzionale americano. Tra le sue ultime pubblicazioni:
La costituzione come decisione. Contro i giusmoralisti (2019);
Weimar. Critica di una costituzione (2021);
Legitimität der Legalität (2022);
Raymond Aron (2023);
La rivoluzione di Dobbs (2024);
Substanz und Funktion in der Rechtsphilosophie (2024).