Pagare le tasse è dovere di ogni onesto cittadino, ma uno stato che si rispetti ha il dovere ancora più imprescindibile di imporre tributi equi e trasparenti. E invece, guardando all’intrigo di tasse e balzelli italiani, si scopre che il contribuente di casa nostra è continuamente assillato da richieste di denaro che somigliano a una ingiustificata fregatura. Dalle tasse pensate a fin di bene che generano disastri, come la tobin tax sulle transazioni finanziarie, a quelle invisibili, come l’obbligo del seggiolino tecnologico o dell’auto ecologica, introdotti secondo principi apparentemente inattaccabili ma che colpiscono soprattutto i meno abbienti. O ancora, le tasse apparentemente basse, come quelle universitarie, che tuttavia rappresentano un costo per la collettività a favore di pochi privilegiati. Nicola Porro smonta i luoghi comuni con la forza delle idee e di dati inoppugnabili, attingendo agli insegnamenti degli economisti di ogni epoca per metterci sull’avviso: date a Cesare quel che è giusto dare.