Il commissario Kostas Charitos legge solo dizionari. Abita ad Atene, una metropoli senza tempo sospesa tra Oriente e Occidente. È sposato con Adriana da anni, ma le cose tra loro non vanno troppo bene e ormai da un po’ lei gli preferisce il televisore. Anche l’amata figlia è andata via di casa e a lui non resta che concentrarsi sul lavoro. Commissario scorbutico e dai metodi bruschi e poco convenzionali, Charitos sta indagando sull’omicidio di una coppia albanese brutalmente massacrata. È più che mai deciso a seguire la pista del delitto passionale, per tornare alla tranquillità delle sue letture, ma quando la giornalista – categoria che Kostas odia con tutto se stesso – Ghianna Karaghiorghi, che conduceva un’inchiesta sul medesimo caso, viene uccisa in uno studio televisivo poco prima di andare in onda, capisce che i suoi amati vocabolari dovranno aspettare.
Nella sua prima indagine, il commissario Kostas Charitos deve fare i conti con una città molto diversa dall’Atene che pensiamo di conoscere, che si fa teatro di orribili delitti e dove si incrociano immigrati clandestini, pedofili, ex spie e trafficanti senza scrupoli, mentre si trova costretto a fronteggiare, oltre alle pressioni dei superiori, anche gli spietati media greci, pronti a tutto pur di fare notizia.