Negli oltre venti anni di impegno parlamentare, prima come deputato e in seguito da senatore, Furio Colombo ha portato avanti il suo impegno civile nelle forme di una assoluta fedeltà a se stesso e ai propri princìpi. Questo volume raccoglie i suoi interventi in aula e disegna una cronaca della Seconda Repubblica, forse delle sue macerie, attraverso i molti “no” espressi in aula, in piena libertà di coscienza. Di fronte a leggi ad personam, ritagliate per interessi particolari e irriguardose di una democrazia, Colombo ha espresso il suo diniego, ha argomentato il suo dissenso, ha difeso con vigore le posizioni che riteneva giuste, per quanto minoritarie. Di questo infaticabile impegno civile questo libro dà conto, nella sua testimonianza di integrità e cultura repubblicana.
Furio Colombo ha vissuto a lungo negli Stati Uniti, ha insegnato alla New York University, all’Università della California di Berkeley, alla Columbia University. Il suo primo libro è stato
L’America di Kennedy (1964), la più recente pubblicazione
Trump Power (Paperfirst, 2017). Ha partecipato, con Umberto Eco, alla fondazione del Gruppo 63 e del DAMS di Bologna (dove ha insegnato per cinque anni). Nel 1967 era nel Sinai per documentare la Guerra dei Sei giorni, nel 1968 a Saigon durante l’offensiva del Têt. Ha scritto per le maggiori testate italiane e americane. Ha diretto l’edizione italiana della “New York Review of Books” (1993-2000), la rivista “L’architettura. Cronache e storia” fondata da Bruno Zevi (2001- 2006), “Nuovi Argomenti” (con Dacia Maraini, 1992-2018), “l’Unità” (2001-2005). È stato tre volte in Parlamento (deputato, poi senatore). È autore della legge che istituisce il Giorno della memoria per la Shoah. È editorialista del “Fatto Quotidiano”.