Non c’è posto per l’amore, qui

Kharkiv, 1930, Debora Rosenbaum, diciassettenne ambiziosa e innamorata della letteratura, arriva nella capitale della nuova Repubblica socialista sovietica ucraina per costruire il proprio destino come donna moderna. Finalmente sembra arrivato il futuro, le vecchie e stantie tradizioni sono superate, anche la religione ebraica della famiglia non è più una questione importante; è il mondo nuovo, un altro inizio, l’era sovietica, in cui i grattacieli spuntano da un giorno all’altro e il paese si avvia verso la prosperità socialista.

In breve tempo, Debora trova lavoro e conosce un giovane e affascinante ufficiale di nome Samuel, che si sta addestrando per diventare pilota di caccia. Le cose, tra alti e bassi, sembrano mettersi bene per lei, che riesce anche a realizzare il suo sogno di iscriversi all’Università. Ma le prospettive di Debora – e dell’Ucraina – si offuscano rapidamente. La carestia indotta dallo Stato sovietico devasta le campagne, causando milioni di vittime e incredibili sofferenze; inoltre, anche l’iniziale libertà concessa dalla Russia alle altre repubbliche è ormai alle spalle e ogni deviazione dall’ideologia dettata da Mosca è punita severamente. Lo scoppio della seconda guerra mondiale non fa che peggiorare la situazione e i campi gialli di grano dell’Ucraina si tingono del rosso del sangue. Nel mezzo di questa tragedia Debora è costretta a imparare a mentire, a dissimulare e anche a tradire pur di proteggere se stessa e chi ama.

Non c’è posto per l’amore, qui è un romanzo epico di amore e di guerra con una protagonista straordinaria e indimenticabile.

Traduzione di Stefano Travagli.

Yaroslav Trofimov

Yaroslav Trofimov è autore di tre libri di narrativa non-fiction e di un romanzo. Ha lavorato in tutto il mondo come corrispondente estero del “The Wall Street Journal” e dal 2018 è capo corrispondente per gli affari esteri del giornale. Nato a Kyiv, nel 2022 è stato finalista del premio Pulitzer per il giornalismo internazionale per il suo lavoro sull’Afghanistan, e nel 2023 per quello sull’Ucraina. I suoi riconoscimenti includono un premio Overseas Press Club e la medaglia d’oro del Washington Institute per il miglior libro sul Medio Oriente. Il suo lavoro più recente di saggistica, Our Enemies Will Vanish, è stato finalista dell’Orwell Prize e vincitore del Peterson Literary Prize. Non c’è posto per l’amore, qui è stato inserito nella classifica dei migliori libri del 2024 per la National Public Radio.