“Non sono un caro amico di André Chaix, e non so se sarei mai riuscito a esserlo, viste le poche cose che ci legano. Appena un nome sul muro. Chaix era un combattente della Resistenza, un giovane dalla vita breve come ce ne sono stati tanti. Non sapevo nulla di lui. Ho chiesto in giro, ho raccolto spezzoni di memoria collettiva, e ho saputo vagamente chi era stato.
In quest’indagine, ho scoperto molte cose casualmente, quasi per miracolo, e mi sono subito reso conto che mi sarebbe piaciuto raccontare di André Chaix. Tutte le vite sono probabilmente romanzesche. Alcune, però, più di altre.
Sono passati ottant’anni dalla sua morte. Ma a guardare il mondo per come va, non ho dubbi che occorra ancora parlare di occupazione, collaborazionismo e fascismo, di rifiuto dell’altro sino alla sua distruzione. Questo libro dà la parola agli ideali per i quali è morto e interroga la nostra natura profonda, il nostro desiderio di far parte di qualcosa di molto più grande che ci spinge a dare il meglio o il peggio di noi.”
Hervé Le Tellier
Traduzione di Anna D’Elia.