Repubblica sorda è ambientato in un paese occupato, scosso da disordini politici. Quando i soldati intervenuti a sedare una protesta uccidono un ragazzo sordo, Petya, quello sparo omicida è l’ultimo suono udito dagli abitanti: sono diventati tutti sordi, e il loro dissenso corre ora attraverso il linguaggio dei segni. Le vite private dei cittadini si intrecciano con la violenza pubblica che li circonda: una coppia di sposi novelli, Alfonso e Sonya, in attesa di un figlio, la sfacciata Momma Galya, che istiga l’insurrezione dal suo teatro di burattini, e le ragazze di Galya, che insegnano giorno e notte la lingua dei ribelli, attirando i soldati dietro le quinte per eliminarli uno a uno. Premiato in tutto il mondo, Repubblica sorda è al tempo stesso una storia d’amore, un potente racconto in versi e una sfida aperta al silenzio di tutti noi di fronte alle atrocità del nostro tempo.
Traduzione di Giorgia Sensi.
“Un libro magnetico.” Joyce Carol Oates
“Repubblica sorda è straordinario: narrazione avvincente, immagini potenti, importanza storica. Fatevi un favore e leggete questo libro.” Viet Thanh Nguyen
“Come può un poeta rendere visibile il silenzio? In che modo può illustrare – e illuminare – la nostra sordità collettiva? Un libro straordinario da una delle voci più profonde dei nostri tempi.” Colum McCann
“Kaminsky obbliga il lettore a interrogarsi sulla lealtà che muove le nostre relazioni sociali.” Karl Kirchwey, The New York Times
“Una repubblica della coscienza che in definitiva è anche la nostra.” Kevin Young, The New Yorker