Alberto è un “irregolare”: inquieto, incosciente, vive ogni attimo come se fosse l’ultimo. Ha un amico – il narratore di questa storia, che parla in prima persona e non ha un nome – che è invece un uomo tranquillo, disciplinato, ma fin dall’infanzia è fatalmente attratto dall’aura vitale e autodistruttiva che Alberto emana. Quando quest’ultimo gli fa una proposta improbabile, l’antica scintilla dell’amicizia si risveglia. E, pur tra mille dubbi, il narratore decide di assecondare il folle progetto dell’amico. Ma tutto precipita: un piccolo scarto rispetto al previsto, e da un certo punto in poi non c’è più ritorno possibile alla normalità.
Dove finisce il sentiero è un romanzo di formazione sull’amicizia al maschile, fatta di sbronze, partite a biliardo, la comune passione per i vecchi film, ma è anche il racconto di una fuga, dal ritmo teso e dalle atmosfere noir.