Lo scandalo dell’osservatorio astronomico. Un’indagine di Arthur Jelling

Non è raro sorprendere Arthur Jelling, archivista della polizia di Boston con il vizio per le indagini, mentre guarda assorto il cielo attraverso la finestra del suo ufficio, e immagina di catturare criminali che sperano di averla fatta franca. Questa volta è il cielo a piombare sul tavolo di Jelling, chiamato a risolvere un caso intricato presso l’osservatorio astronomico di Candan. La scoperta di un nuovo piccolo pianeta è il sigillo sulla carriera del direttore Federico Travel, ma anche l’innesco di una catena di eventi drammatici: tra passioni celesti, tentativi di strangolamento, gelosie, sospetti e il delirio di un pazzo, Jelling dovrà trovare la soluzione schivando le orbite impazzite delle vite dei protagonisti.
Un romanzo rimasto inedito per settant’anni, la cui esistenza è stata a lungo un mistero: consegnato da Scerbanenco all’editore durante la seconda guerra mondiale, disperso dopo l’8 settembre quando l’autore è costretto a fuggire in Svizzera, infine ritrovato dopo decenni in un archivio dalla figlia dello scrittore, Cecilia, che lo ha così restituito ai lettori del maestro del noir italiano.
“Giorgio Scerbanenco era un narratore, e un narratore di storie. Cioè di vite, esattamente secondo la definizione che ne dà lui stesso: quell’intessersi faticoso di Io puntuale e grande disegno, di avvenimenti quotidiani e tragedie storiche.”
Dalla prefazione di Cecilia Scerbanenco

Giorgio Scerbanenco

Giorgio Scerbanenco (1911-1969), nato a Kiev, cresce a Roma ma ancora adolescente si stabilisce a Milano. Negli anni ’30 approda nell’editoria come collaboratore alla Rizzoli e in seguito come caporedattore dei periodici Mondadori, per tornare in Rizzoli nel dopoguerra come direttore dei periodici femminili. Collabora con i maggiori quotidiani e riviste dell’epoca, tra cui il “Corriere della Sera”, “La Gazzetta del popolo”, “il Resto del Carlino” e “Novella”. Scrittore prolifico, ha sperimentato tutti i generi della narrativa ed è riconosciuto come uno dei maestri del giallo italiano, consacrato dal successo della serie di romanzi con protagonista Duca Lamberti e dall’assegnazione del Grand Prix de littérature policière nel 1968. Da questo romanzo Fernando Di Leo ha tratto nel 1969 l’omonimo film. Tutta l’opera di Scerbanenco è in corso di pubblicazione presso La nave di Teseo.