Se ero più alto facevo il poeta

La poesia di Ennio Cavalli non sopporta confini, tant’è che in questo libro attinge, flirta, si trasforma in prosa. La prosa, a sua volta, punta alla leggerezza, alla velocità di scavo, all’idea calviniana di “espressione necessaria, unica, densa, concisa, memorabile”. Prosa e poesia si fondono così in quella sorta di “pensiero lungo” che fa da lo conduttore a tutta l’opera di Cavalli. Già nelle poesie d’esordio (L’infinito quotidiano, 1973) Federico Fellini vedeva “una ricchezza di immagini suggerite da una sofferenza intellettuale e letteraria, invenzioni belle, fresche, originali”.
E Dario Fo sottolineava, più di recente, “il gioco di prospettive e di rimandi” tipico del suo narrare.
Se ero più alto facevo il poeta è il libro della maturità di un autore che mette a frutto esperienze di vita, forza visionaria e ricerca linguistica. Con filosofia lucreziana e ironia a lento rilascio, questo florilegio di pagine inedite tocca il tema della natura, della morte, del soprannaturale, delle religioni, dell’amore, del sociale, dello scrivere, del sorridere. Si passa dall’immanente al trascendente, dall’infanzia dell’umanità alle risorse del mito, dai toni civili preoccupati e coraggiosi al divertissement, dal resumé degli anni di piombo visti dal marciapiede opposto a quello dei terroristi alla smagliante “intervista impossibile” con Virgilio. Mentre gli stralci di poetica radunati in Circo a tre piste e in Maestri di danza non restano modelli di virtuosa programmazione. Diventano essi stessi, per osmosi, rintocchi fantastici e preziosi.

Ennio Cavalli

Ennio Cavalli ha vinto il premio Campiello – Selezione Giuria dei Letterati con il romanzo Quattro errori di Dio (2005), il premio Viareggio Poesia con Libro grosso (2009) e il premio Elsa Morante Ragazzi con I gemelli giornalisti sono io! (2011). Tra le sue opere in prosa ricordiamo: La Bibbia in lattina (1992, con una lettera di Federico Fellini), Il romanzo del Nobel (2000, con una nota di Dario Fo), Fiabe storte (2003), Il poeta è un camionista (2003), Il divano del Nord (2005), La cosa poetica (2014), L’amore prima dell’aggettivo (2017) e Parabola di un filo d’erba, di prossima pubblicazione. Le sue raccolte di versi più recenti sono Trattativa con l’ombra (2013), La più bella poesia del libro e altre anomalie (2015), Qualcuna (2016), Vangelo di legno verde (2016), Poesie incivili (2017), Orfeo e il Signor Tod (2018), Se ero più alto facevo il poeta (La nave di Teseo 2019, premio speciale Camaiore).