Con la delicatezza della poesia e la spietata precisione di una denuncia, Se osi parlare è una riflessione sul microcosmo familiare e sulla violenza maschile. Uno spazio privato spesso attraversato dalla follia, dall’estraneità, da un esercizio del potere sterile da parte dell’uomo che può arrivare fino alla violenza. Una violenza (sia essa fisica o psicologica) che nasce all’interno della famiglia per proseguire anche fuori dalle mura di casa, rivolta ad altri contesti, ad altre donne, ugualmente vittime.
Lucrezia Lerro osserva con l’attenzione di un entomologo gli interni domestici in cui inizia, subdolamente, la subalternità di una persona nei confronti di chi sostiene di amarla. Guarda queste donne diventare vittime due volte: quando, oltre agli abusi, subiscono giudizi sferzanti, e sentono su se stesse il riverbero di una colpa che non è la loro. Queste donne, private della possibilità di parlare, qui, nello spazio della letteratura, ritrovano la loro voce.