Il 7 febbraio 2020 Patrick Zaki torna al Cairo, a casa sua, da Bologna, dove studia. Si vuole fermare pochi giorni. È solo la pausa di uno studente che torna a casa temporaneamente. Ma le cose non vanno come previsto: Zaki viene arrestato e resta in prigione per 20 mesi. Bologna, la sua università, l’Italia intera reagiscono e da quel 7 febbraio non smettono di manifestare. Patrick Zaki in questo libro racconta la sua storia: cosa è successo davvero quel giorno e cosa è avvenuto poi, nei giorni successivi: gli interrogatori, l’isolamento, le torture, il confronto con un mondo – quello delle carceri – in cui tutti sono ridotti a una condizione disumana. E cosa lo ha tenuto vivo: gli studi, la passione per il calcio, la musica, l’affetto dei suoi cari, dell’amata Reny, dell’Italia tutta.
“La speranza è il motivo per cui esisto e racconto la mia storia. La speranza mi è venuta dal primo momento in cui ho visto una persona che mi amava e che ha deciso di rischiare e di affrontare tutto per me, una famiglia che non sapeva cosa stesse accadendo, ma ha scelto di stare dalla parte del figlio, qualunque fossero le sue scelte. Sarò sempre grato per tutto l’amore e la speranza che mi hanno circondato. Rimarrò fedele a questa malattia della speranza con cui mi avete contagiato, fino a quando le prigioni, piene di persone libere, saranno vuote”.