Solitudine di Israele

Cosa è successo davvero il 7 ottobre 2023, il giorno degli attacchi di Hamas a Israele? È stata un’aggressione che ha colpito soltanto il mondo ebraico, o un fatto che riguarda la coscienza universale? Si è trattato di un episodio atroce nell’infinito conflitto israelopalestinese o di una fase della guerra globale intrapresa contro le democrazie e i loro valori? Qual è il collegamento con l’invasione dell’Ucraina? Che significato ha l’alleanza, attorno ad Hamas, tra Iran, Turchia, Russia, Cina, islamismo sunnita? La risposta israeliana è stata “proporzionata”? E possiamo, senza tremare, paragonare le vittime civili di Gaza a quelle di Mosul, liberata dallo Stato islamico otto anni fa? O avvicinare il dolore per i bambini morti nella Striscia a quello provato per i loro coetanei gassati da Bashar al-Assad a Damasco, annientati dalla guerra in Darfur, annegati nel viaggio verso Lampedusa?
In questo clima, come arresteremo l’ondata di antisemitismo che sta dilagando nel mondo? La solitudine di Israele è davvero irrimediabile?
Queste sono alcune delle domande che Bernard-Henri Lévy pone in questo saggio di rabbia e di lotta, nel solco di Michel Foucault e Jean-Paul Sartre: una riflessione urgente sul destino di un popolo attraversato dalla storia, e sulle speranze di una pace che ha troppi nemici.

Traduzione di Raffaella Patriarca.

Bernard-Henri Lévy

Bernard-Henri Lévy è filosofo, giornalista, attivista e regista. Da oltre quarant'anni la sua voce si leva con forza sui temi della morale e della contemporaneità. Ha scritto più di trenta libri, a partire da La barbarie dal volto umano (1977). Ha pubblicato inoltre saggi biografici su Sartre e Baudelaire, una corrispondenza con Michel Houellebecq e molte opere di narrativa. Per La nave di Teseo sono usciti Looking for Europe – Cercando l’Europa. Contro il montare dei populismi (2019), Il virus che rende folli (2020) e Sulla strada degli uomini senza nome (2021).