In una Nigeria agitata dalle elezioni, un commerciante fa affari vendendo parti del corpo sottratte all’ospedale del dottor Menka, da utilizzare in pratiche rituali. Il medico condivide la macabra scoperta con un suo caro amico dai tempi del college, che oggi è diventato un ingegnere di rango, Duyole Pitan-Payne. Duyole ama la vita mondana, è l’anima di ogni festa in città e sta per assumere un incarico prestigioso alle Nazioni Unite a New York. È abituato a risolvere brillantemente ogni problema, ma ora sembra che qualcuno sia determinato a ostacolarne la carriera. I due amici non sanno da chi devono guardarsi, né quanto sia vicino e potente questo nemico, ma sono determinati a combatterlo fino in fondo.
Un romanzo ricco di personaggi, intuizioni, sorprendente ironia, un’avventura letteraria che racconta l’amicizia e il tradimento, in cui la fede si scontra con il cinismo degli affari mentre le ombre del colonialismo corrompono l’anima di una nazione.
Il premio Nobel Wole Soyinka torna al romanzo dopo 48 anni con una storia avvincente come un giallo, che lancia un’accusa feroce contro la corruzione politica e sociale. Un richiamo potente, con le armi della letteratura, contro ogni abuso di potere.
Traduzione di Alessandra Di Maio