Su con la vita


Beryl Dusinbery, detta la Principessa Schweppessodawasser, è stata una donna fatale: ha avuto molti amanti e corteggiatori e si è sposata diverse volte. Dei suoi tre figli – Pen, Sandy e Oliver – però non si è mai interessata. Trascorre le sue giornate in casa, a chiacchierare con Euphoria e Nastya, le due ragazze che le fanno compagnia, e a dare i suoi caustici giudizi sulla vita, l’amore, il potere (tutti i suoi figli sono entrati in politica e lei lo detesta) e le persone. Ora all’età di novanta e passa anni, sta pian piano dimenticando tutto e, per ricordare, costringe Nastya e Euphoria, a leggerle i suoi diari: ma Euphoria, arrivata alla storia di Neville, non riesce ad andare avanti. Neville, il primo figlio di Beryl, è stato abbandonato alle cure di una domestica e crescendo la sua vita è stata un vero disastro. Solo l’incontro con Ephraim Carmelli lo ha in parte salvato. È al funerale di Neville che Beryl incontra Shimi Carmelli, il fratello di Ephraim: schivo e solitario, cinico e fascinoso suo malgrado, Shimi, al contrario di Beryl, non dimentica mai nulla. A entrambi resta davvero poco da vivere, ma forse c’è abbastanza tempo per guarire qualcuna delle ferite che la vita ha inferto loro e per cercare un nuovo significato nel tempo che rimane: se inizialmente i loro incontri servono a entrambi per ricomporre i pezzi di una storia che nessuno dei due conosce per intero, ben presto la loro relazione, che è un battibecco continuo, diventa qualcosa di più: un amore tardivo e inaspettato, fatto di slanci di vitalità e del più nero pessimismo, che sembra conciliare entrambi con i fantasmi del passato.
Raccontato nello stile inconfondibile di Jacobson, irriverente, tenero e divertente in ugual misura, “Live a little” è un romanzo che racconta le strade che non abbiamo percorso, le cose a cui abbiamo rinunciato, forse sbagliando, e chiede al lettore se non sia ancora in tempo per cambiare strada.

Howard Jacobson

jacobson-fotoHoward Jacobson ha scritto numerosi romanzi e opere di non- fiction. Con L’imbattibile Walzer e Prendete mia suocera ha vinto l’Everyman Wodehouse, il più importante premio inglese per la narrativa umoristica. Per L’enigma di Finkler, tradotto in 30 lingue con migliaia di copie vendute nel mondo, nel 2010 ha vinto il Man Booker Prize, per cui è stato nuovamente finalista nel 2014 con G. La nave di Teseo ha pubblicato nel 2017 il suo romanzo più recente, Pussy.