Quattro scritti di Umberto Eco dedicati al tema della menzogna e dell’ironia in Cagliostro, Manzoni, Campanile e Hugo Pratt. Quattro testi che con sottile divertimento intellettuale ci offrono una modalità di lettura di personaggi della cultura contemporanea e della storia.
Umberto Eco (Alessandria 1932 − Milano 2016), filosofo, medievista, semiologo, massmediologo, ha esordito nella narrativa nel 1980 con
Il nome della rosa (premio Strega 1981), seguito da
Il pendolo di Foucault (1988),
L’isola del giorno prima (1994),
Baudolino (2000),
La misteriosa fiamma della regina Loana (2004),
Il cimitero di Praga (2010) e
Numero zero (2015). Tra le sue numerose opere di saggistica (accademica e non) si ricordano:
Trattato di semiotica generale (1975),
I limiti dell’interpretazione (1990),
Kant e l’ornitorinco (1997),
Dall’albero al labirinto (2007),
Pape Satàn aleppe (2016) e
Il fascismo eterno (2018). Ha pubblicato i volumi illustrati
Storia della Bellezza (2004),
Storia della Bruttezza (2007),
Vertigine della lista (2009),
Storia delle terre e dei luoghi leggendari (2013) e
Sulle spalle dei giganti (2017).