Una storia del conflitto politico

Chi vota per chi? E perché? Per rispondere a queste domande, la Francia costituisce, dal 1789 a oggi, un incomparabile laboratorio dell’imprevedibilità politica moderna. Sistema maggioritario o proporzionale, scrutinio diretto o indiretto, regime parlamentare o presidenziale, democrazia rappresentativa o referendaria, molte coalizioni di sinistra, di destra e di centro, la Francia ha sperimentato tutto e il suo contrario, e per questo la sua storia ha molto da rivelare agli altri paesi europei, Italia inclusa. Partendo dall’analisi dei flussi elettorali francesi degli ultimi due secoli, gli economisti Julia Cagé e Thomas Piketty raccontano una storia del voto e delle disuguaglianze fondamentale per comprendere i possibili scenari futuri. Abbiamo pensato che le fratture ideologiche del passato fossero ormai superate, ma i conflitti politici non sono mai riducibili soltanto a una contrapposizione destra/sinistra. Essi si rinnovano di continuo e le nozioni plurali e mutevoli di destra, centro e sinistra non smettono mai di ridefinirsi, rappresentando visioni del mondo e interessi socioeconomici divergenti. Così, ad esempio, Cagé e Piketty dimostrano come l’attuale tripartizione dell’elettorato tra una sinistra social-ecologista, un centro liberal-progressista e una destra nazional-patriottica, dopo il bipolarismo degli anni precedenti, sia in realtà una formula che risale alla fine del XIX secolo. E che già allora aveva dimostrato la sua pericolosa instabilità.

A partire da una documentatissima analisi dei dati e delle tendenze, Julia Cagé e Thomas Piketty, autore de Il capitale nel XXI secolo, offrono una straordinaria lettura della crisi politica in atto e dei suoi possibili esiti, con una inedita prospettiva storica.

Julia Cagé

Julia Cagé, ex allieva dell’École normale supérieure e dell’università di Harvard, è docente di Economia a Science Po Paris. Ha pubblicato Salvare i media. Capitalismo, crowdfunding e democrazia (2015) e Il prezzo della democrazia. Soldi, potere e rappresentanza (Baldini+Castoldi, 2020), con cui ha vinto il Prix Pétrarque de l’essai 2019. Nel 2023 ha ricevuto il Best Young Economist Award.

Thomas Piketty

Thomas Piketty, professore dell’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) e dell’École d’Économie de Paris, dove è anche codirettore del World Inequality Lab (WIL), è autore di numerosi studi storici e teorici, che gli hanno fatto meritare nel 2013 il premio Yrjö Jahnsson, assegnato dalla European Economic Association. Scrive per Libération e Le Monde. Il suo libro Il capitale nel XXI secolo (2014) è stato tradotto in 40 lingue e ha venduto 2,5 milioni di copie, seguito da Si può salvare l’Europa? (2015) e Capitale e disuguaglianza (2017). Presso La nave di Teseo sono apparsi i contributi inclusi nei volumi Democratizzare l’Europa! (2017) e Rapporto sulle disuguaglianze nel mondo (2019); i saggi Capitale e ideologia (2020) e Una breve storia dell’uguaglianza (2021).