Lorenza Mazzetti, regista, scrittrice, pittrice, personalità fra le più straordinarie e influenti del panorama culturale del Novecento, si racconta in un dialogo che ripercorre tutte le sfumature emotive di un’intera esistenza. Dalla parentela con la famiglia Einstein all’infanzia straziata dalla ferocia della guerra; dal periodo londinese, durante il quale, con Lindsay Anderson e pochi altri giovani cineasti, Lorenza è artefice di una vera e propria rivoluzione cinematografica, al ritorno in patria, all’oblio e al quasi fatale smarrimento per il ricordo lacerante della tragedia che colpì la sua famiglia. Ad alimentare il suo talento innato, espresso in ogni forma d’arte, un vissuto brulicante di ingegno creativo, e popolato da amici artisti come Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci, Marguerite Duras, Elio Vittorini, Albert Camus, Cesare Zavattini, Gian Maria Volonté e molti altri, destinati a restare per sempre nella sua quotidianità. Un confronto a due sincero e appassionato, emozionante e ricco di humour, fedele fino in fondo a quanto Lorenza Mazzetti disse una volta di sé: “L’orrore più grande sarebbe un universo senza di me”.
Massimiliano Scuriatti, scrittore, docente, organizzatore e responsabile editoriale, è nato in Sicilia e vive in Lombardia. Si occupa di narrativa, saggistica, teatro e collabora con la televisione. Tra le sue attività, quella di studioso e curatore delle opere teatrali di Giuseppe Fava.
Lorenza Mazzetti (1927-2020), di famiglia valdese, ha vissuto l’infanzia in Toscana con la zia Nina Mazzetti sposata a Robert Einstein, cugino di Albert, che l’aveva adottata insieme alla gemella. Il trauma dell’assassinio politico della sua famiglia adottiva, perpetrato dalle SS per rivalsa contro Einstein che si era rifugiato in America, ha segnato tutta la sua vita. Oltre ad
Album di famiglia, su questo tema e su questi ricordi ha scritto:
Il cielo cade (1961, premio Viareggio 1962),
Con rabbia (1963, La nave di Teseo 2016),
Mi può prestare la sua pistola per favore? (1969, La nave di Teseo 2016) e
Diario londinese (2014). È stata tra le fondatrici del Free Cinema Movement e ha realizzato due film:
K e
Together, entrato nel palmarès del Festival di Cannes come miglior film d’avanguardia. La sua mostra “Album di famiglia” è stata presentata in molte città italiane ed europee.